Bootstrap upload file button

Bootstrap non ha un componente pulsante per l'upload dei file, ma si può ottenere qualcosa di consistente con il seguente codice:
Bootstrap non ha un componente pulsante per l'upload dei file, ma si può ottenere qualcosa di consistente con il seguente codice:
Avoid No Visible Contact Details
Being Mobile Friendly (1)
Fast load page(2)
Your website needs to have a clear and concise message. Underlining the goals of your website will help you pin down your hierarchy and reading order.
Avoid Designing Cluttered Pages with No Whitespace.
This follows on from not having a visual hierarchy for your website.
Avoid Overly Complicated Forms
Understanding Basic SEO
Search Box
Providing an Email Opt-In Form
Nelle librerie può essere utile contrassegnare dei punti di sviluppo e rilascio specifici come importanti: questi sono i TAG.
Una volta mergiato il branch con la modifica importante, si fa il checkout nel master e si usa il comando
git tag -a "1.0.1" -m "Messaggio della commit della modifica"
poi si fa il push
Quando il branch in cui stai lavorando viene "superato" dal master, è necessario fare un rebase del master nel tuo branch.
git reset --hard 71def3d
@supports (-moz-appearance:none) and (background-attachment:local) and (not (-moz-osx-font-smoothing:auto)) { @media not screen and (-moz-os-version) { [...CSS...] } }
NPM è più comunemente usato per la gestione di moduli Node.js, ( ) ma funziona anche per il front-end. Bower invece è stato creato esclusivamente per il front-end ed è ottimizzato per questo compito, e si intsalla proprio come pacchetto npm
npm install -g bower
La differenza più grande è l'albero delle dipendenze di NPM è "nidificato" mentre Bower richiede un albero delle dipendenze piatta (cioè la risoluzione delle dipendenze deve essere risolta in un apposito file json dallo sviluppatore).
Un controller non deve:
le direttive fanno questo.
meglio usare gli Angular form
(compito dei filtri)
$broadcast(name, args);
Invia un evento name verso il basso attraverso la gerarchia di applicazione, notificandolo ai listener registrati nello $rootScope.
Tutti i listener in ascolto per gli eventi name su questo ambito vengono notificati. In seguito, l'evento si propaga a tutti gli scope diretti e indiretti dello scope attuale e chiama tutti i listener registrati lungo la strada. L'evento non può essere cancellato.
$emit(name, args);
Invia un evento name verso l'alto attraverso la gerarchia di applicazione, notificandolo ai listener registrati nello $rootScope Il ciclo di vita dell'evento inizia nell'ambito su cui $ emit è stato chiamato.
Tutti i listener in ascolto per gli eventi name su questo ambito vengono notificati. In seguito, l'evento attraversa verso l'alto verso il campo di applicazione dello scope root e chiama tutti gli ascoltatori registrati lungo la strada.
Lo Scope è un oggetto che fa riferimento al modello dell'applicazione: è il collante tra il controller e la view, contesto di esecuzione per le espressioni angular.
Gli Scope sono disposti nella struttura gerarchica ad imitazione della struttura DOM dell'applicazione e possono ospitare l'esecuzione delle espressioni angular e forniscono una funzionalità di ascolto sugli eventi emission/broadcast e possono propagarli.
La funzione che definisce il controller ha un parametro $scope.
Questo parametro, che inizia con il dollaro ($
) come tutti gli oggetti di sistema, viene passato dal framework al controller
ed è un oggetto condiviso con la view.
Il compito dello scope è di consentire la definizione del modello dei dati e la sua esposizione alla view.
Per informare Angular che il codice necessario è in un modulo, assegnamo lo stesso nome alla direttiva ng-app del modulo, poi al suo interno definiamo il controller di cui abbiamo bisogno, grazie al metodo controller()